Progetto

Premessa

Il mix tra tradizionetecnologiasaper fare e innovazione digitale ha prodotto risultati molto interessati. Uno studio dell’Ires, dal titolo “Mutamenti nella composizione dell’artigianato” ha descritto come il mondo delle botteghe artigiane e delle eccellenze del Made in Italy presenti profonde contaminazioni che si esprimono attraverso un continuo rimando ai temi della tradizione artigiana e dell’innovazione. Ingredienti essenziali per il rilancio di un settore che comincia ad attirare l’interesse dei più giovani. Ed anche l’Unione europea si è accorta dell’enorme potenzialità dei lavori artigiani: un’opportunità di accesso al mondo del lavoro che interessa un numero crescente di lavoratori “precoci”, destinato ad aumentare nei prossimi anni. Questo, in estrema sintesi, è lo spaccato che emerge da un recente studio della Commissione Europea.

Il motivo di tanto ottimismo è la capacità del settore di rilanciare professioni in cui si concentrano abilità e competenze eterogenee: creativitàmanualità, capacità di progettazione e padronanza delle tecniche e delle tecnologie digitali, solo per riprenderne alcune. Lavoro nel quale i giovani sono capaci di innovare i mestieri del passato, conservandone tradizione, cultura e tecnica, e arricchendo, al contempo, il proprio “saper fare” con tutti i vantaggi che la tecnologia digitale offre. Sono definiti artigiani metropolitani: ragazzi e ragazze che incontriamo nelle botteghe dei centri storici delle città italiane che, con estro e fantasia, rinnovano i concetti tradizionali del Made in Italy e aggiungono nuove forme e contenuti al nostro design. O, ancora, come descritti nel rapporto Ires, gli artigiani digitali sono “protagonisti di un nuovo movimento basato sulla costruzione delle cose attraverso la manualità, la tecnologia, la collaborazione, il design e la sostenibilità.

Organizzati in comunità virtuali e fisiche, come i Laboratori di Fabbricazione digitale (fabLab, hackspace, techshop, …)”.

Molti studi dimostrano che nell’abito lavorativo il futuro è nell’artigianato e nei prodotti fatti a mano. Lo studio intitolato “Mutamenti nella composizione dell’artigianato” e pubblicato da Ires-Istituto di Ricerche Economico-Sociali del Piemonte nel 2015 afferma che “in un Paese come l’Italia, famoso per i suoi prodotti di alta qualità e per il suo ineguagliabile Made in Italy, dove la disoccupazione giovanile è altissima e scarseggiano carpentieri, fornai, sarti, l’artigianato diventa una grande opportunità. Il ‘saper fare’ rimane un ingrediente indispensabile per l’intero settore manifatturiero italiano e contaminandolo con i nuovi saperi tecnologici, l’Italia si ritrova tra le mani un formidabile strumento di crescita e innovazione”.  Le potenzialità del settore sono confermate dalla Commissione Europea che, in uno studio del 2015 intitolato “Business Innovation Observatory – Collaborative Economy: collaborative production and the maker economy”, mette in evidenza che il trend occupazionale dell’artigianato e delle professioni basate sul “saper fare con le mani” è in crescita e che l’artigianato tradizionale non è affatto in via di estinzione. Anzi, se i lavori artigianali coniugano creatività, abilità manuale e padronanza delle tecniche da un lato e innovazione, tecnologie digitali e potenzialità della rete dall’altro, sono destinati a crescere. Sempre secondo il Bureau, i settori artigianali che hanno ottime prospettive sono quello dell’intera filiera della manutenzione e riparazione di oggetti di qualsiasi tipo – favorita dalla sensibilità dell’opinione pubblica ai temi del riuso-riparazione-riduzione rifiuti, quello delle fonti rinnovabili e della coibentazione e isolamento termico degli edifici. Anche i luoghi di lavoro del XXI secolo stanno allontanandosi dal vecchio modello della fabbrica industriale anonima e standardizzata e assomigliano sempre di più alle botteghe artigiane. Questo modello produttivo è valido ancora di più oggi: gli “artigiani digitali”, ad esempio, sono quasi sempre freelance che lavorano da casa, o meglio, nei loro appartamenti iper tecnologizzati che sono un esempio di bottega artigiana del XXI secolo”.  Articolo su Italia che Cambia di Laura Pavesi 2016.

Obiettivi

Il progetto nasce dal desiderio di far riscoprire ai giovani e alle loro famiglie le possibilità offerte dal mondo dell’artigiano. Grazie all’alternanza scuola lavoro gli studenti potranno, in orario scolastico, entrare e conoscere il mondo del lavoro catturandone le particolarità e il valore intrinseco in un video da loro prodotto.

Seppur partita in sordina e con mille difficoltà l’alternanza scuola lavoro ha coinvolto in Veneto 115.000 studenti, mediamente 335 per ciascuna sede scolastica. Nel 2017-18 ben 19.771 imprese hanno accolto gli studenti degli istituti tecnici, 12.178, quelli dei Licei, e 10.868, quelli dei professionali. Maggiormente coinvolto è stato il settore dei Servizi, soprattutto Commercio (64%) e Tempo libero turismo/cultura (60%), ma anche Servizi alla persona (48%); per il settore secondario, l’industria, in generale (40%), in particolare manifatturiera (42%) e metalmeccanica (39%). (Dati Confartigianato Veneto 2018). Le imprese che hanno accolto i giovani hanno riportato un esito positivo. Anche le interviste realizzate dal sistema della Confartigianato provinciale di Venezia durante gli incontri sindacali con i nostri imprenditori hanno fatto emergere il desiderio di un riavvicinamento attivo delle aziende con il mondo della scuola; gli imprenditori intervistati hanno raccontato le esperienze fatte nelle quali l’inserimento di un giovane in azienda è visto come momento di arricchimento reciproco.

Si aggiunga che in provincia di Venezia, come nelle altre province gli imprenditori sono sempre più anziani (tema del passaggio generazionale) e i giovani non riescono ad investire e gestire un’impresa (R.Crosta articolo del Corriere del Veneto del 20/07/18). In provincia di Venezia e Rovigo la percentuale di giovani imprenditori artigiani si aggira sul 24% del totale aziende artigiane.

In sintesi nel prossimo futuro ci sarà quindi un aumento della richiesta di lavoro soprattutto per alcuni lavori artigiani, un minor numero di imprese attive, un numero elevato di aziende con titolari anziani e a rischio di chiusura.

Fasi del progetto

  1. da marzo 2019 a giugno2019
    realizzazione di un video/prodotto multimediale ripreso dai giovani studenti delle scuole superiori di Venezia e Rovigo per ciascuna delle dodici federazioni di mestiere. Il video dovrà evidenziare la parte tradizionale e il lato innovativo e più evoluto dal punto di vista digitale di ciascuna federazione. Il primo percorso si chiamerà “il sentire artigiano“, il secondo “racconti artigiani 4.0“. 1 progetto speciale sull’Associazione di Categoria con la realizzazione di 1 video riassuntivo. In totale saranno 13 video/prodotti multimediali.
  2. da settembre 2019 a ottobre 2019
    Presentazione di tutti o parte dei video e dei lavori multimediali presso le scuole coinvolte, le associazioni sub-territoriali Confartigianato della Città Metropolitana di Venezia e di Confartigianato Polesine.

Dettaglio degli interventi di progetto

Il progetto prevede il coinvolgimento delle scuole superiori che svilupperanno e presenteranno gli elaborati multimediali sui mestieri dell’artigianato.

Le classi scelte parteciperanno ad una prima fase di accompagnamento con l’obiettivo di facilitare la costruzione l’incontro con l’azienda . L’attività si configura come un coaching di gruppo, facilitata dal docente, dal dream coach e dal tutor in grado di accompagnare i giovani partecipanti a raccogliere osservazioni e input utili per gestire l’entrata in azienda e le modalità di raccolta informazioni.

Il momento di confronto, realizzato con modalità innovative, prevede di attivare i partecipanti attraverso le tecniche della facilitazione e della progettazione partecipativa, per favorire il confronto, lo scambio e la contaminazione reciproca delle idee. Gli esperti spiegheranno le finalità del progetto e gli obiettivi della creazione dei video/prodotti multimediali.

I video/prodotti multimediali passeranno al montaggio finale sotto l’attento controllo di un esperto per essere resi pubblici e pronti ai “Forum di mestiere” ossia alla presentazione dei lavori nelle scuole.

Ogni Forum comprende una Relazione Asl, la visione della presentazione audiovisiva di una parte dei mestieri, la testimonianza degli imprenditori o altro personale qualificato, dibattito finale il tutto sotto l’attenta regia e accompagnamento di un duo comico.

Diffusione

La partnership di progetto assegna grande valore alle azioni di promozione e di diffusione, con l’obiettivo di evidenziare le finalità del progetto, volto a valorizzare IL MONDO ARTIGIANO, stimolando gli allievi a creare un prodotto multimediale che ne evidenzi le qualità ma anche le criticità dei mestieri artigiani.

La fase iniziale del progetto prevede il coinvolgimento ed il confronto con le istituzioni scolastiche, attraverso incontri con i docenti e i tutor, ai quali viene rivolta un’azione di informazione sulle fasi e sulle attività previste dal progetto.

Parallelamente verrà svolta attività di informazione nei confronti delle aziende coinvolte, al fine di avviarle alla collaborazione operativa con i destinatari del progetto, ponendo l’attenzione su:

  • il valore economico, sociale e territoriale delle imprese;
  • la partecipazione ed il supporto alla realizzazione dei prodotti multimediali.

l mondo della scuola e il mondo dell’imprenditoria si metterà in contatto, collaborando insieme ad un’iniziativa di elevata visibilità: verranno utilizzati diversi strumenti di comunicazione allo scopo di raccontare storie di aziende e di studenti.

Gli strumenti che verranno utilizzati avranno una forte componente “social” che permetterà un’interazione con il pubblico esterno attraverso i canali del sistema Confartigianato e della CCIAA.

Il progetto si avvarrà di una serie di strumenti di comunicazione in grado di promuovere e valorizzare il rapporto fra scuola ed impresa, in primis attraverso la conoscenza della realtà artigiana veneta.

Infine secondo le esigenze che emergeranno in corso d’opera, potranno essere realizzati:

  • conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa e relativo comunicato stampa;
  • articoli per la stampa locale, da sviluppare in base agli spunti che, di volta in volta, emergeranno nel contatto con gli imprenditori artigiani.

Partners operativi

  • scuole/istituti della Città Metropolitana di Venezia imprese artigiane;
  • Confartigianato imprese città metropolitana di Venezia e Associazioni sub territoriali;
  • Con-ser Confartigianato formazione;
  • Camera di Commercio di Venezia-Rovigo;
  • Uffici scolastici provinciali con i due referenti per l’ASL.

Destinatari dei forum ad intervento

Gli studenti delle classi in alternanza scuola lavoro delle scuole partecipanti, il gruppo degli studenti che ha elaborato il materiale video, i testimonial del mondo artigiano del settore scelto dalla scuola, docenti e dirigenti scolastici; i genitori degli allievi, enti locali e associazioni di categoria.